Il direttore, nonché il comproprietario del campeggio in cui risiedo, si è fermato per condividere un’angoscia che l’opprimeva.
Una famiglia, cliente da vecchia data, dopo aver messo da parte per 11 mesi il necessario per fare la vacanza in roulotte affittata qui in campeggio, per la seconda volta, dopo pochi giorni, sono dovuti tornare a casa perché la madre, ancora piuttosto giovane, era deceduta.
La prima volta fu lo stesso con il padre.
Questa storia triste, al di là di convincermi ancor più del mio ateismo, mi ha stimolato a scrivere ma non sulla precarietà e la durezza della vita che è parte intrinseca di essa, ma perché una persona, un uomo giovane e di nazionalità straniera, si è fermato davanti alla mia roulotte per condividere questa triste notizia.
Che c’è di starno? direte in molti di voi! Nulla, anzi il fatto strano è che è molto normale.
Due persone che si conoscono da poche settimane hanno condiviso pensieri anche intimi, sul proprio modo di vedere la vita. In questo campeggio sto scoprendo una umanità quasi perduta; piccoli gesti, parole anche con nuovi colleghi di lavoro, mi stanno ripagando di anni di superficialità e luoghi comuni anche con persone conosciute da decenni e/o addirittura amici.
Questo cosa porta?
Nulla o tutto, dipende dal punto di osservazione.
Vedo, stranamente, un bicchiere mezzo pieno in cui sta risalendo il contenuto di umanità che stava evaporando perdendosi negli ultimi decenni di parossistica ricerca del nuovo e diverso e che ora, lentamente, sta apparendo per quello che è: Ridicola.
In termini fantascientifici definirei questo periodo epocale, una riapertura, seppur lenta, di uno Star Gate (portale) che ci ricollega al mondo degli umani, una stirpe che si stava perdendo tra ideologie psicopatiche e catastrofi imposte che stanno sempre più perdendo di credibilità, non solo alla luce delle evidenze purtroppo dolorose e devastanti, ma grazie anche a un risveglio umanistico che ciclicamente avviene.
La Chiesa si sta dibattendo in una melma scismatica che la vede in ogni modo perdente, sia che vinca l’una o l’altra fazione, perché ha disatteso STORICAMENTE la funzione per la quale ere nata: dare la speranza, si, ma soprattutto la VIA. La via si è persa nei meandri dell’avidità, della ingordigia, e della perversione.
La stessa mania di onnipotenza sta sgretolando il castello costruito dalla finanza globalista e dai suoi giannizzeri che stanno perdendo ogni giorno la maschera svelando la pochezza delle loro figure.
Certo, forse rischieremo di avere una Von del Lyen Bis o a un Draghi alla Commissione Europea e magari un Biden replicante che riusciranno a protrarre ancora un po’ l’agonia di una società fatiscente e a provocare ancora alcuni milioni di morti d’ inermi inconsapevoli e di folli invasati.
Ma il nocciolo della questione è un altro: La stupidità di chi pensa o crede di potere cambiare l’indole dell’essere umano che, al di là del credo, della cultura e del colore, è un essere sociale. Questa genia depravata si scontrerà ripetutamente e ciclicamente con la realtà che la storia, in millenni, ha descritto come ovvie e vere. E’ un po’ come i tentativi di alcuni invasati, ritenuti grandi o pazzi a seconda dell’onda del momento, di poter vincere e abbattere la Russia. Non ci voleva un genio di geo politica o di strategia militare per capire come sarebbe andata a finire anche stavolta.
Quindi concludo con un auspicio che spero diventi presto una constatazione.
Chi crede che una società umana possa essere gestita solo con automatismi e protocolli imposti è un folle e, soprattutto, in malafede. Spesso chi lo crede e alimenta questa idea è perché è seduto in posti di potere, piccoli o grandi che siano, che non ottemperano al mandato per cui sono preposti. La natura umana non la pieghi con i protocolli, prima o poi la corda si spezza; e comunque la puoi dominare per brevi periodi. La solidarietà, la voglia di comunicare e la evidente necessità di non sentirsi soli, nel bene o nel male, è una forza invincibile che nemmeno la Goldman Sachs potrà mai vincere o comprare.
Nel nostro piccolo cerchiamo di aiutare ad aprire il diaframma dello Star Gate più velocemente possibile, salveremo molte vite e eviteremo inutili ulteriori dolori.
Speriamo che dopo questo inizio di nuovo Umanesimo non si debba attendere oltre 150 anni per avere un periodo di rinascita illuministica.
Massimo Gardelli