MANIFESTO dei PRINCIPI
Nell’attuale drammatico scenario sociale politico economico del Paese; in un’epoca dominata da diffuso disagio e di incertezze del futuro; in un momento in cui le Istituzioni sono occupate da servitori di fatto delle lobby; in un grigio panorama sociale permeato da una profonda crisi dei fondamentali valori civili, etici, morali; in un Paese impantanato nella stagnazione e regressione della Società civile; in un’era un cui la Politica si rivela incapace di elaborare un qualunque credibile disegno per il Paese e procede, ondivaga e senza meta;
cui si aggiunge grande preoccupazione per una generale decrescita del livello culturale, non più adeguato a prevedere ed affrontare le dinamiche sociali; per la nefasta degenerazione etico morale dei costumi; si è voluto lanciare la proposta di una
Associazione “SISTEMA PAESE” – (Economia Reale e Società Civile) di espressione liberale democratica sociale e moderata,
sulla scia del solco tracciato dai grandi pensatori d’ispirazione liberale, con la piena consapevolezza che le accentuate dinamiche della Società Civile, nelle sue manifestazioni nazionali, internazionali e globali, impongono un percorso di profonda trasformazione, per molti versi “di rivoluzione più che innovazione”, verso un liberalismo del XXI secolo.
Principi ispiratori ineludibili sono: • il rispetto delle Identità; • la incedibile sua Libertà; • la centralità dell’individuo/cittadino;
da cui discende l’Equilibrio dei fattori come “riferimento strutturale” in ogni disegno di funzionamento di una Comunità.
Ed è proprio nella parcellizzazione e dissolvimento di questi tre principi ispiratori che l’Associazione “Sistema Paese” coglie la causa prima del caotico attuale scenario politico, economico sociale.
L’obiettivo è quello di riunire e integrare le singole voci di giovani ed anziani, di donne e uomini, dei soggetti produttori di reddito e percettori di reddito per convogliarle in un unitario e poderoso coro, portatore di concrete proposte politiche di crescita e sviluppo del Paese: “SISTEMA PAESE” come attore di Governo.
Il concetto di Identità, cui l’associazione si ispira, rappresenta l’essenza stessa della persona con la sua storia, la sua religione, il suo presente, il suo futuro, la sua cultura, le sue esperienze, le sue attitudini, la sua creatività, le sue passioni. Cancellare l’Identità significa cancellare la persona.
Il concetto di Libertà, cui l’associazione si ispira, si basa sulla assunzione della concezione di “ius naturalis”, per diffondersi nelle ampie praterie dei diritti/doveri politici, dei diritti/doveri civili, dei diritti/doveri sociali con l’assioma che la Libertà dell’uno cessa al “confine” dove comincia la Libertà dell’altro; che siano cittadini o soggetti giuridici. L’ASSOCIAZIONE è consapevole che la Libertà, senza che degeneri in anarchia, sia il motore della vitalità, dell’entusiasmo, della intraprendenza, della vita;
La Centralità dell’Individuo/Cittadino, cui la associazione si ispira, ha il significato che ogni Organizzazione di Comunità, come lo Stato, ha il dovere specifico di anteporre l’Uomo ad ogni altro fattore e ad ogni complesso di leggi e norme che ne possano mortificare la imprescindibile Dignità; senza la quale, si spegne ogni entusiasmo e iniziativa.
L’ASSOCIAZIONE è consapevole che l’idealità e la dottrina liberale conducano all’EQUILIBRIO delle menti, delle strategie e dei fattori del benessere sociale, politico, economico;
L’ASSOCIAZIONE è consapevole che ogni pregiudiziale di carattere assolutistico che, inesorabilmente, inquina ogni percorso logico e genera insanabili e conflittuali dualismi, sia da evitare.
Lo Stato, quindi, come espressione democratica di Comunità, ha il dovere di preservare la centralità politica, sociale, culturale ed economica dell’individuo/cittadino e la sua Libertà, nell’ambito della identità di cui è portatore ed espressione vivente. In questo senso, la funzione dello Stato si sostanzia nel regolare le dinamiche sociali, prevedibili o anche inattese che siano, per garantire l’equilibrio al “confine” già citato e per assicurare la qualità della vita politica economica civile; dove la cultura identitaria del Paese e del Cittadino affonda le proprie radici nella Storia della propria Comunità.
Lo Stato, quindi, non può assorbire spazi di libertà ma, essendo espressione non di una massa di persone ma di una comunità di individui ciascuno con la propria identità, deve favorire, senza condizionamenti di credo, di pensiero, di ceto, di genere, di colore, di cultura, di titolo, che ogni proprio cittadino possa cogliere, nella propria libertà, ogni opportunità per realizzare la propria dignità e identità.
Lo Stato, quindi, ha il dovere di valorizzare e utilizzare potenzialità, capacità, attitudini e cultura dei cittadini, rifuggendo da ogni clientelismo, paternalismo, privilegio;
Dal riconoscere il diritto alla proprietà privata, come prodotto di proprie condizioni, capacità, attitudini, attività, imprenditorialità, nasce la consapevolezza che lo Stato è di proprietà del cittadino e, quindi, alveo di Etica e Morale.
Con il bagaglio della Storia, con il complesso delle esperienze acquisite nell’applicazione sociale delle dottrine filosofico/politiche, con le citate premesse, la Associazione “SISTEMA PAESE” si propone di influire, concretamente, nel rispetto delle norme costituzionali, sulle dinamiche dell’evoluzione della Società civile con una propria piattaforma di posizionamento politico qui sotto descritta.
L’Associazione “SISTEMA PAESE”:
crede nella capacità di crescita dell’Italia; nella intelligenza, nella competenza e nella creatività̀ del popolo italiano;
osserva l’ansia del popolo di liberare energie oggi compresse, pertanto indisponibili per libere iniziative nazionali e internazionali;
crede che la parità di genere non sia solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace;
crede in un’altra Europa, sulla scia dei padri fondatori, quale importante e fondamentale garanzia, in questo mondo globalizzato, di Libertà e l’identità sono imprescindibili fattori di crescita economica e sociale: un’Europa dove il contributo del nostro Paese abbia un ruolo primario;
è consapevole che la Politica, nella gestione della cosa pubblica locale, nazionale ed europea, e negli indirizzi di sviluppo della complessa Società civile, debba procedere con proposte e programmi “sistemici” fattibili, di respiro strategico, integrato e complessivo, senza tralasciare, tuttavia, l’urgenza di interventi contingenti dettata da questioni puntuali;
è convinto che la amministrazione della cosa pubblica debba essere qualificata, trasparente, efficace ed efficiente soffocando, sul nascere, ogni deriva di corruttela, in tutte le sue forme, e ponendosi come essenziale servizio al cittadino fornendo reali e concreti benefici a fronte di imposte e tasse;
è consapevole che sia obbligatorio garantire una corrispondenza d’equilibrio fra l’offerta e la domanda del servizio pubblico e fra prestazioni e contribuzioni, con primario orientamento alla efficacia;
è consapevole che l’assistenzialismo debba essere limitato a casi di reale disagio economico finanziario che una Società civile e uno Stato laico non possono tollerare.
propone che le spese pubbliche debbano abbandonare il valore di costo ed assumere, invece, il valore di investimenti per una crescita duratura che induca creazione di posti di lavoro di livello qualitativo sempre migliore.
sostiene che le aree deboli del Paese debbano essere rivitalizzate, perché possano esprimere il loro contributo alla crescita del benessere di tutto il Paese, con politiche economico sociali, adeguate e innovative, adatte ad inoculare i fattori endogeni della crescita; in questo senso si dovrà affrontare, per risolverla, la più che decennale, se non secolare, “Questione Meridionale”, cominciando a bandire faziosi, inutili e dispersivi “conflitti territoriali” pur combattendo residui di sfruttamento neocoloniale.
è consapevole che è necessario risvegliare la coscienza di popolo in ognuna delle sue declinazioni territoriali, oggi assopita e disinteressata e, perciò, ostacolo alla crescita e a ogni vitalità di rinnovamento; in questo senso: “lotta” alla falsa cultura e “impulso” alla crescita culturale;
promuove, come ineludibile, la Ricerca Scientifica, fondamentale e applicata; come anche considera urgente riedificare un Sistema Scolastico (di formazione, istruzione e maturità) e un Sistema Universitario (come snodo di raccordo con la Ricerca) che, oggi, non sono più adeguati a garantire il progresso della Società Civile;
e quindi, di garantire l’equilibrio al “confine” già citato, è convinto che sia necessario “focalizzare” le reali tematiche, escludendo decisamente quelle artatamente costruite con l’obiettivo di distrarre l’attenzione e creare fittizi conflitti che dissipano, inesorabilmente, l’energia di cui la Società civile ha bisogno per evolversi;
è consapevole che la ingiustificata ingerenza dello Stato, quando priva di EQUILIBRIO e in ogni sua forma, sia il nemico d’ogni sviluppo perché́ essa genera burocrazia che facilmente degenera in asfissia, fa moltiplicare norme, leggi e controlli inutili e contrastanti, crea costi impropri, genera stagnazione, favorisce la corruttela, da spazio alla criminalità, non aiuta né il cittadino né l’impresa;
osserva che la Burocrazia, amministrativa fiscale finanziaria giudiziaria, quando non in EQUILIBRIO, produce servilismo impotente e reazioni incontrollabili; è, quindi, non più procrastinabile non già una banale semplificazione ma un profondo ripensamento e ristrutturazione dell’edificio di norme, strutture e sovrastrutture, oggi del tutto obsoleto;
considera necessaria una concreta strategia di politica internazionale, coordinata e sinergica, che rifugga da sottomissioni passive e che sappia interpretare gli scenari internazionali, europei e mondiali, per restituire credibilità e giusta collocazione al Paese;
È nelle corde dell’ASSOCIAZIONE il convincimento che il Governo del Paese debba procedere con un “disegno del futuro” fattibile ed equilibrato, sinergico e integrato, nel quale non ci sia spazio ad estemporaneità populistiche; a prevaricazioni stataliste; a isolamenti d’istinto.
Nel quale disegno sia fonte di vitalità la contiguità della esuberante energia e creatività della gioventù alla ponderata analisi e maturità della anzianità.
Associazione “SISTEMA PAESE” – Economia Reale e Società Civile –